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  • Nicole Fusinato

Primi passi online: come gestire le tecnologie in casa



Nel corso degli incontri che i professionisti di Studio Psicologia Bassano realizzano all’interno del territorio di Bassano del Grappa e dintorni, emerge che bambini e ragazzi manifestano sempre più precocemente interesse per smartphone, social network e servizi di messaggistica; ed è la famiglia il contesto tramite il quale entrano per la prima volta in contatto con tali servizi. Diventa quindi di fondamentale importanza la conoscenza della privacy, sia da parte dei genitori che da parte dei ragazzi; in particolare è necessario sensibilizzare questi ultimi sull’importanza che ha mantenere private determinate informazioni sensibili. I genitori devono essere un esempio per i figli, mantenendo un comportamento online maturo e responsabile, dimostrando l’importanza di mantenere privato ciò che può essere pericoloso pubblicare.

I ragazzi, infatti, sono i primi osservatori del comportamento online dei propri genitori. nel caso in cui essi abbiano comportamenti scorretti o rischiosi, i ragazzi potrebbero pensare che tali comportamenti non lo siano. La privacy è il diritto universale ad esercitare controllo sulle proprie informazioni; è il diritto di sapere chi e in che modo può conoscere ed utilizzare le nostre informazioni e di decidere se dare il consenso o meno a conoscere e ad utilizzare determinate informazioni. Per poter usufruire dei servizi dei social network è necessario “accettare i termini e le condizioni”, si dichiara quindi di sapere che:

  • Il servizio può raccogliere informazioni sui dati inseriti al momento della creazione dell’account, su ciò che si condivide e si comunica con le altre persone;

  • Sono gli utenti a decidere chi può vedere i contenuti che pubblicano;

  • Condividendo contenuti o mandando messaggi, coloro che li ricevono possono scaricarli o condividerli anche all’esterno del servizio

È inoltre importante che i ragazzi siano consapevoli che quando qualcuno vuole condividere o pubblicare contenuti che contengono le loro informazioni personali o foto in cui sono presenti, è loro diritto essere prima informati; spetta infatti a loro decidere se dare il consenso. Per i ragazzi minorenni è necessario anche il consenso di entrambi i genitori, i quali dovrebbero supervisionare i figli in rete. Tuttavia, anche il controllo eseguito da parte dei genitori nel comportamento tenuto dai figli online, può avere dei rischi. I ragazzi consapevoli che i genitori controllano il proprio smartphone potrebbero eliminare i contenuti una volta visualizzati, in modo che il genitore non possa venirne a conoscenza. Inoltre, spesso i ragazzi si sentono minacciati da eventuali punizioni che prevedono il ritiro del telefono: temendo di perdere la loro autonomia online, potrebbero evitare di chiedere aiuto ai genitori nel momento del bisogno, tenendo nascoste situazioni che, se protratte nel tempo, possono diventare più rischiose.

Il metodo migliore da utilizzare non è quindi il controllo, ma la supervisione. Supervisionare significa instaurare un rapporto di fiducia con i propri figli, non più basato sulla punizione, ma sulla relazione. Dialogare apertamente con i propri figli su ciò che accade online, permette ai genitori di aiutare i ragazzi a dare significato a ciò che essi leggono, o guardano in rete. Permette, inoltre, di ragionare anche sugli eventuali rischi che si corrono online e di concordare le modalità di utilizzo delle nuove tecnologie.

Di questi aspetti, i professionisti di Studio Psicologia Bassano ne parlano nelle scuole all’interno del progetto “Primi Passi Online”. Per saperne di più, scrivi a territorio@studiopsicologiabassano.it


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